Un metodo naturale per la disinfestazione da gramigna

Spesso quando facevo il giardiniere ho notato che le infestazioni più massicce dei prati e delle aiuole erano ad opera della famosa “gramigna”. Ha fama di essere una pianta estremamente infestante che quando inizia a svilupparsi, invade ogni centimetro quadrato di terreno, senza lasciare respiro alle altre piante moltiplicandosi con i suoi rizomi.

In realtà non è proprio così, o meglio, è così solo in determinate condizioni del suolo. Ma per affrontare il problema bisogna prima capire cosa sia la “graminga”. Mi è capitato di sentire chiamare così più tipi di piante della famiglia delle graminaceae, di solito sono graminacee macroterme, ovvero piante dei climi caldi e dei suoli aridi. Vegetano con temperature tra i 25 e i 35 gradi centigradi e, solitamente, arrestano la loro crescita sotto i 20. Le specie più comuni sono di solito: Elytrigia repens e Cynodon dactylon.

Generalmente queste piante le troviamo infestare terreni poveri di nutrienti e di sostanza organica. In questi casi la natura ci sta facendo un favore e le gramigne (da ora userò il plurale) diventano piante “pioniere” colonizzando per prime luoghi difficili per le altre piante. In questo modo ristabiliscono un ecosistema vegetale e con le successive decomposizioni, il suolo si arricchirà e, col tempo, arriveranno le altre piante, dando il via alle successioni vegetali.

C’è un altro caso in cui la gramigna può infestare ed è dovuto ad una cattiva pratica da parte dell’uomo: dissodare e denudare il terreno quando la stagione è già calda. Se abbiamo un terreno, anche ricco e fertile, dove è presente un po’ di gramigna, quest’ultima non prevarrà in maniera particolare sulle piante nostrane. Se invece la stagione è già calda e denudiamo il suolo, oppure continuiamo a tenerlo spoglio rimuovendo le altre erbe manualmente (pratica che spesso viene fatta negli orti e aiuole), allora è molto facile che le gramigne prendano il sopravvento data la loro notevole capacità di vegetare in quel range di temperature tra i 25 e i 35 gradi. Bisogna considerare che molte delle piante autoctone (parlo almeno per la mia regione, Friuli-Venezia Giulia) non crescono già attorno ai 30 gradi.

Gramigna su suolo nudo

La soluzione per sbarazzarsi dalle infestazioni delle gramigne è abbastanza semplice, ci vuole solo un po’ di pazienza. Non ci limiteremo a debellare l’infestazione ma miglioreremo notevolmente la qualità del nostro terreno.

La prima cosa da fare è procurarsi semi. Che tipo di semi? Di vario tipo, io consiglio di usare un mix di semenza naturali che comprendano specie appartenenti ai prati magri naturali come: Salvia campestre, ginestrelle, la veccia, papavero ecc. Ma anche specie foraggere come trifoglio, erba medica ecc. A queste potete aggiungere qualsiasi semenza che vi interessa avere nel campo in questione. Mettete tutta la semenza in un secchio, mescolate bene il vostro  mix e preparatevi a seminare!

Vi consiglio questo sito dove comprare le semenze naturali già pronte, sono mix apposta per ripristini ambientali o per la realizzazione di prati naturali:

http://www.semenostrum.it/

Ora dobbiamo aver fatto crescere la Gramigna un bel pò, non dobbiamo eliminarla manualmente nè tagliarla. Per una stagione intera dovremo lasciarla proliferare. Ad Ottobre circa dovremo prendere il nostro bel mix di semenze e seminare a spaglio sopra la gramigna ancora intatta! Mi raccomando di seminare molto densamente e in maniera uniforme le semenze. Dopo pochi giorni si procede col taglio della gramigna, anche qua mi raccomando, TAGLIO e non estirpazione. I pigri possono usare il decespugliatore ma la falce è molto meglio. La cosa fondamentale adesso è lasciare tutto come sta, non portare via il materiale tagliato dal terreno e lasciare la paglia tagliata come pacciamatura. Si può aiutare la decomposizione della paglia mettendo un po’ di pollina o stallatico sopra il materiale tagliato, solo un velo.

In questo modo all’inizio della primavera il suolo sarà nelle condizioni ottimali per far crescere i nostri semi, mentre sarà troppo fresco e umido per le graminacee infestanti. Se le nostre nuove piantine cresceranno sane e forti, non lasceranno più spazio alla Gramigna, o comunque solo una piccola nicchia.

Delle volte questo metodo funziona da subito, altre volte quando l’infestazione è massiccia bisogna semplicemente ripetere il tutto. È anche utile ripetere la semina all’inizio della primavera in quanto alcuni semi potrebbero essere andati marci o essere stati mangiati.

Il vostro prato ne gioverà moltissimo, tornerà ad essere ricco di piante e fiori con un terreno fertile… Ci vuole solo un po’ di pazienza.

Risultato finale (MAGARI)

Pubblicato da masanobu

Sono nato a Gemona del Friuli alla vigilia di Natale del 1990. Ho studiato "Scienze per l'ambiente e la natura" all'universitá di Udine. Lavoro nel settore florovivaistico da qualche anno e scrivo sui temi dell'agricoltura naturale.

3 Risposte a “Un metodo naturale per la disinfestazione da gramigna”

    1. Ciao Luciana, non so come aiutarti sul tema talpe. Io le lascerei fare un po’ di scorribande, di solito non fanno grandi danni.

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