“È autunno, riposate.”

 

Il mio precedente articolo (se cosí possiamo chiamarlo) voleva essere una battuta e anche una sorta di provocazione, immaginavo non sarebbe stata capita da alcuni. Spiego brevemente di cosa trattava:

L’articolo sul blog s’intitola: “Spiegazione scientifica: ecco perché bisogna lasciare le foglie sul terreno!”. Una volta aperto il link si poteva leggere solo: “è autunno, riposate”.

Questa è una provocazione in quanto Masanobu Fukuoka, padre dell’agricoltura naturale, era critico nei confronti di un modo troppo scientifico di approcciarsi all’agricoltura e alla vita. Sosteneva che nella pratica agricola “meno si fa, meglio è”, è la natura che si occupa di gran parte delle cose.

Riteneva che la moderna agricoltura scientifica aggiunge una tecnica sull’altra e l’unico risultato è quello di rendere il contadino (o il giardiniere) più impegnato.

La pratica agricola naturale invece va intuita e si limita a fare solo il necessario.

Ora però mi sento in debito di un articolo, ecco dunque dei motivi scientifici per il quali lasciare le foglie al suolo:

In primo luogo le foglie concimano il terreno. Vi siete mai chiesti perchè un albero perda le foglie d’autunno? Sostanzialmente c’è meno energia solare disponibile e per lui non “conviene” più fare la fotosintesi: tutto l’apparato fogliare è troppo costoso, considerata la poca luce che c’è, allora l’albero lascia cadere le sue belle foglie ed entra in quiescenza. Prima di farlo trattiene qualche sostanza nutritiva di riserva e la fa rientrare nel fusto e nelle radici. Dopo lascia cadere le foglie ai suoi piedi per nutrire il terreno e gli altri organismi con cui vive. Qui arriviamo al secondo punto, la salute del nostro giardino.

Lo strato di foglie che si crea tra la superficie del suolo e l’aria sovrastante diventa un micromondo, è un habitat molto peculiare nel quale vivono alcune specie vegetali, animali e fungine che sono proprie SOLO di quel determinato ambiente.. Qui troviamo insetti, molluschi, microrganismi di vario tipo che contribuiscono alla biodiversità del nostro giardino. Alla fine quello che questi organismi faranno sarà trasformare le foglie degli alberi in humus e terreno fertile. Al contrario se noi rimuovessimo il fogliame avremo una perdita di suolo rispetto all’attività naturale.

E se invece noi volessimo asportare le foglie, fare il compost e in seguito concimare il terreno? A mio modo di vedere è tempo che potremmo dedicare ad altro. Secondo la U.S Environmental Protection Agency questa pratica produce il 13 % del rifiuto solido negli Stati Uniti e l’ammasso di foglie produce il gas serra Metano a causa della mancanza di ossigeno per decomporsi.

Ecco dunque che fra le tante cose che dovrete fare questo autunno potreste tranquillamente dimenticarvi delle foglie nel vostro giardino… e magari riposare un po’.

 

Pubblicato da masanobu

Sono nato a Gemona del Friuli alla vigilia di Natale del 1990. Ho studiato "Scienze per l'ambiente e la natura" all'universitá di Udine. Lavoro nel settore florovivaistico da qualche anno e scrivo sui temi dell'agricoltura naturale.